Chi è l'urologo

Spesso la gente si chiede: cosa fa l’Urologo, che cosa cura precisamente questo specialista?

L’Urologo è quello specialista che si occupa in senso sia medico sia chirurgico delle patologie riguardanti l’apparato urinario maschile e femminile e l’apparato genitale maschile.
Sempre più diffusa negli ultimi tempi alla tendenza a rivolgersi all’urologo non solamente tra uomini al di sopra dei cinquant’anni di età, quando cioè arrivano i primi disturbi urinari, ma anche tra ragazzi e giovani adulti. Oramai non è solo più la donna ad avere il proprio ginecologo di fiducia già da “ragazzina”, ma anche il “sesso forte” esige a ogni età accurati controlli del proprio apparato riproduttivo e si preoccupa giustamente del proprio benessere psicofisico e sessuale.

Oggi pertanto si ricorrere all’aiuto dello specialista urologo-andrologo non solo dopo i 50 anni, per i tanto menzionati problemi prostatici, ma a qualunque età della vita, anche in quella pediatrica, in caso di problemi della sfera urogenitale.
L’urologo infatti potrebbe essere già nei primi anni di vita di supporto al pediatra curante per indagare e diagnosticare eventuali patologie dell’apparato urogenitale: anomalie o alterazioni dello sviluppo renale, vescicale, infezioni urinarie ricorrenti, reflussi vescico-ureterali, testicoli non discesi, idrocele, ipospadia, fimosi.
Importante a oggi il ruolo dell’urologo in quanto, dopo l’abolizione del servizio di leva obbligatorio, molte patologie relative allo sviluppo sessuale vengono ritardate nella diagnosi o mai svelate: varicocele di alto grado con possibile ripercussioni sulla fertilità, alterato sviluppo dei genitali, fimosi mai corrette.

Ovviamente la maggior parte della patologia urologica riguarda pur sempre la ghiandola prostatica: si va dal notissimo ingrossamento benigno della ghiandola che provoca i tanto diffusi disturbi minzionali nei soggetti “over 50” alla patologia neoplastica: il tumore della prostata è la seconda neoplasia più frequente nel sesso maschile e notoriamente non dà sintomi (almeno nelle fasi iniziali): importantissima quindi una diagnosi precoce dopo la quinta decade di vita (anche prima nei casi di familiarità di tumore prostatico) mediante l’esecuzione del dosaggio PSA annuale assieme alla visita urologica.

Altro vasto capitolo è quello che concerne la disfunzione erettile e tutta la patologia della sessualità e la fertilità di coppia: a qualunque età non ha più senso nascondere i problemi della vita sessuale; bisogna fugare ogni imbarazzo, l’urologo-andrologo è una figura che può aiutare il paziente a comprendere la natura del proprio disturbo e a guarire, dato che oramai la quasi totalità dei problemi sessuali ha una causa assolutamente risolvibile. E’ passata l’epoca in cui il maschio si vergognava di parlare col medico di un problema relativo alla sfera urogenitale. Denunciare un disturbo sessuale non significa svelare una falla nella propria mascolinità, anzi è un gesto di buon senso orientato alla risoluzione del problema stesso per poter poi vivere appieno la propria sessualità. Fortunatamente i cambiamenti culturali del terzo millennio stanno radicalmente mutando questa abitudine tanto radicata tra gli uomini.

Vale la pena di parlare adesso delle “signore”, visto che finora si è discusso quasi solo ed esclusivamente dei loro “mariti”: infatti anche le donne sono di sovente colpite da problemi attinenti all’apparato urinario: cistiti e pielonefriti ricorrenti, incontinenza urinaria in tutte le sue forme ne sono degli esempi.

Altro importante problema che riguarda le vie urinarie di uomini e donne è la calcolosi. Coliche renali ricorrenti, con o senza espulsione spontanea di frammenti litiasici con le urine, riscontro ecografico incidentale di calcoli renali.
Tutto ciò meriterebbe uno studio approfondito e il parere di un esperto in materia che possa collaborare con il medico di base nella gestione, cura e prevenzione di tali problematiche.

Sicuramente non bisogna poi tralasciare tutta la patologia neoplastica di cui si occupa l’urologo, in cui sono sempre più importanti la diagnosi precoce e la prevenzione: tumori del rene, neoplasie delle alte vie urinarie e della vescica, tumore prostatico (già citato), tumore testicolare (importante in questo caso insegnare un’adeguata autopalpazione dei genitali ai giovani uomini).

Questa ovviamente rappresenta una veloce e sintetica rassegna di quello che è il campo di azione dell’urologo-andrologo, ma comunque utile a orientare il paziente a inquadrare sommariamente tali problematiche in caso di bisogno; in tale maniera il paziente può comprendere di avere al suo fianco uno specialista che lo accompagni, in sinergia col Medico di Base, nella diagnosi, cura e prevenzione futura del proprio disturbo.

Master universitario di II livello in Andrologia